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Fagioli di Casalbuono "S. Anter"

Il nome attribuito a questo fagiolo di Casalbuono è un omaggio al protettore di Casalbuono, San Antero. Forma ovale e colore bianco con screziature rossicce, gustatelo con pasta e zuppe, il risultato è assicurato.

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Dettagli

Degustazione

Coltivato ad una altitudine di 600 metri sul livello del mare in terreni ricchi di sostanze nutritive dovute alla vicinanza con il fiume Calore, questo fagiolo di Casalbuono può essere utilizzato, dopo averlo tenuto a mollo per almeno 6 ore, in svariati modi, grazie alle sue molteplici qualità organolettiche che si sposano alla perfezione con la classica pasta o con insalate e zuppe.

Tradizione

"Il fagiuolo originario delle Indie orientali e delle Americhe, venne coltivato a Casalnuovo, poi Casalbuono, sin dagli inizi della sua fondazione. I semi vennero poi qui portati dagli abitanti dell’antica Cesariana quando questi qui si trasferirono".

- Augustin Pyramus de Candolle

Il territorio dove sorge il Casale vide il suo primo insediamento nel V sec. d.C., all’indomani della discesa del re Visigoto Alarico. Sotto la sua furia caddero diversi centri cilentani, tra cui Cesariana, la cui popolazione dispersa, fermatasi su una collina attraversata dal fiume Calore, fondò Casalbuono.

Il Casale Nuovo, da cui trae origine il nome attuale Casalbuono, prosperò come casale del feudo di Montesano sulla Marcellana, e fu insieme a quest’ultimo, luogo ambito da molti "signori" in epoca medievale per la salubrità dell’aria e delle acque.

I terreni alluvionali di Casalbuono, sciolti, freschi e bagnati dalle acque del fiume Calore, hanno da sempre fornito un habitat ideale alla coltivazione del fagiolo. Al XIII secolo risale la prima e più antica tipologia di fagiolo, il Vigna, già conosciuto sia dai Greci che dai Romani.

In seguito ai viaggi dei grandi esploratori, quali Cristoforo Colombo, vennero introdotti altri generi di fagioli provenienti dalle Americhe, fino a raggiungere l’attuale varietà di ecotipi, ovvero otto. Il fagiolo rappresenta per gli abitanti di Casalbuono fonte di sostentamento e motore di commercio, aprendo anche prospettive di turismo per un piccolo e caratteristico borgo cilentano.

#History #Tradition #Gooty

Scheda tecnica

Origine Campania
Luogo di produzione Casalbuono (SA)
Produttore Azienda Agricola "Fattoria Alvaneta"
Raccolta Estate - Autunno
Abbinamento Zuppe di carne o verdure condite con olio evo, pasta, insalate, frese.

Produttore: Fattoria Didattica Alvaneta

La prima cosa che si fa appena si arriva alla Fattoria Alvaneta è soffermarsi ad ammirare il bellissimo panorama. Siamo a Padula, nel parco Nazionale del Cilento, il paese custode della più grande Certosa d’Italia nonché Patrimonio Mondiale Unesco dal 1988. Ci accolgono Francesco e la sua famiglia, titolari dell’azienda a conduzione familiare, ed è come sentirsi parte di loro. La produzione è completamente biologica ed a km 0, e fonda la propria attività su principi ideati per ridurre al minimo l’impatto dell’uomo sull’ambiente, nel pieno rispetto delle tecniche naturali e tradizionali. Alvaneta è anche fattoria didattica, un bel modo per insegnare il rispetto e l’amore per la natura in modo divertente.

Premi e Riconoscimenti

SLOW FOOD

Inserita nell'arca del gusto slow food per proteggerla dall’estinzione e per valorizzarla in quanto appartenente alla cultura, alla storia ed alla tradizione di un luogo.